Autori Antonio Laudazi
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Abstract Realtà aumentata e virtuale possono rappresentare uno strumento di terapia e supporto rispetto a diverse tipologie di disabilità. Sono numerosi i casi di successo in tutto il mondo a testimonianza dell’efficacia registrata di questo settore di ricerca.
Ma se l’obiettivo è superare gli ostacoli per creare una dimensione più inclusiva, allora non si tratta tanto di correggere, quanto di sviluppare nuove abilità. Grazie alla tecnologia l’essere umano “aumenta” se stesso in molti ambiti della propria vita privata, lavorativa e sociale.
Appare dunque logico estendere questa relazione là dove ce n’è più bisogno, per colmare quelli che appaiono come gap rispetto alle norme e alle convenzioni.
Ma entrando nelle complesse trame della pratica e della sperimentazione, emergono dinamiche ed esperienze non così prevedibili, spesso fuori dalle traiettorie attese eppure ricche di fascino e meritevoli di attenzione.
Nasce così una categoria di azioni inedite rese possibili dall’integrazione profonda tra uomo e digitale.