Dal virtuale al reale: l’impegno dell’INAF in SKA e CTA

Autori Federico Di Giacomo1, Caterina Boccato1, Stefania Varano2, Daria Guidetti2, Stefano Sandrelli3, Sabrina Milia4, ASSA s.r.l.;

 

Affiliazione

1INAF, Osservatorio Astronomico di Padova

2INAF, Istituto di Radioastronomia

3INAF, Osservatorio Astronomico di Brera

4INAF, Osservatorio Astronomico di Cagliari


Abstract Immaginate di trovarvi nel deserto australiano tra le antenne dello Square Kilometre Array (SKA) e poi, repentinamente, avere la possibilità di “teletrasportarvi” sulle Ande cilene e girovagare tra i telescopi del Cherenkov Telescope Array (CTA). Ciò, chiaramente, non è possibile nella realtà, e non solo perché non esiste il teletrasporto ma anche perché questi due grandi strumenti non sono ancora stati realizzati. Ma, nel mondo virtuale sarà possibile, a breve, immergersi letteralmente nei dettagli di questi due progetti mondiali, in cui l’INAF è fortemente coinvolto. 

Ciò si è reso possibile nell’ambito dei PRIN 2016, che ha visto il finanziamento di sei progetti, di cui tre connessi a CTA (ACDC, Gamma-Prop e Transienti) e tre a SKA (Genesis, FORECasT e iPESKA). Ciascuno di essi ha un work package dedicato alla comunicazione e al public outreach, con la finalità di mostrare e diffondere gli obiettivi scientifici e i risultati acquisiti mediante questi strumenti di prossima generazione. Proprio per questa ragione, grazie alla volontà e al coordinamento del Settore D della Struttura per la Comunicazione dell’INAF, tali progetti hanno condiviso le loro risorse per realizzare un exhibit di realtà virtuale che veicoli però anche tutta una serie di contenuti specifici sulla scienza di SKA e di CTA e sulla tecnologia che essi utilizzano. Tale exhibit, ora in fase di realizzazione da parte di una società professionista del settore, si propone di sfruttare “l’effetto wow” per catturare l’interesse dei più giovani, ma non solo, e di mostrare al pubblico l’impegno e il contributo dell’INAF in questi due grandi progetti.