IL CONTRIBUTO DELL’INAF AL PROGETTO RUBIN-LSST
L’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) partecipa attivamente - ricoprendo ruoli di leadership nei team delle collaborazioni scientifiche internazionali - al progetto Rubin-LSST con il Vera C. Rubin Observatory in Cile. Il telescopio raccoglierà, ogni notte per i prossimi 10 anni, circa 20 terabyte di dati attraverso la Legacy Survey of Space and Time (LSST), una mappatura continua del cielo australe.
La LSST offre un’opportunità unica non solo per la quantità straordinaria di dati che produrrà, ma anche per la qualità senza precedenti delle osservazioni. Il telescopio permetterà di rilevare oggetti estremamente deboli fino a oggi difficili da osservare, ma fondamentali per affrontare questioni chiave della cosmologia e dell’astrofisica moderna: la natura della materia e dell’energia oscura, la struttura a grande scala del cosmo, l’evoluzione delle galassie, la variabilità stellare, l’archeologia galattica, i fenomeni transienti e la sorveglianza di oggetti potenzialmente pericolosi.
Fondamentale è stato il contributo della comunità scientifica nazionale, coordinata dall’INAF, che ha svolto un ruolo chiave nella definizione della strategia osservativa di LSST. Questa strategia è stata attentamente ottimizzata per soddisfare al meglio le esigenze dei diversi casi scientifici, garantendo così un uso efficace e mirato dei dati raccolti.
Inoltre, INAF svolge un ruolo fondamentale nella gestione e nell’analisi di questa enorme mole di dati. L’Istituto è coinvolto sia nel supporto in situ alle fasi di commissioning della strumentazione di piano focale, sia nella progettazione, sviluppo e applicazione di soluzioni per l’elaborazione e interpretazione dei dati basati su sistemi di High Performance Computing (HPC) e metodi di machine learning.
Attraverso la propria partecipazione, INAF garantisce alla comunità scientifica italiana l’accesso a questa straordinaria risorsa, promuovendo il contributo nazionale all’analisi e all’interpretazione dei dati, alla formazione di giovani ricercatori, al raggiungimento di importanti risultati scientifici che apriranno nuove sfide, e allo sviluppo di tecnologie avanzate.