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Il presente studio scaturisce da un sospetto nato leggendo I Fenomeni di Arato di Soli e la versione che Ovidio, nel secondo libro delle sue Metamorfosi, dà del mito di Callisto e di suo figlio Arcade, poi da Zeus tramutati, con un catasterismo “riparatore”, in costellazioni.
Una certa fede nelle verità storiche e fisiche che possono celarsi nelle narrazioni antiche, spesso uniche testimonianze di ere non altrimenti documentate, mi ha spinto a ricercare possibili indizi a sostegno di idee che di primo acchito possono apparire semplici vezzi letterari.
Da tale ricerca sono emersi dati che ritengo interessanti e che potrebbero gettare nuova luce sul problema di stabilire a quale popolo vada il primato per avere “avvistare” le prime costellazioni che ancora usiamo nel ripartire il cielo in zone facilmente identificabili.
Bibliografia
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