Description
Nella metà degli anni '40, i primi razzi spaziali furono lanciati in orbita e l’umanità iniziò l’esplorazione del sistema solare, oltre l’atmosfera terrestre.
Le prime immagini della Terra, viste dallo spazio, furono riprese e pubblicate nel 1947, lo stesso anno della nascita del Movimento spazialista, fondato da Lucio Fontana.
Nel Manifesto, si evince come la rincorsa tecnologica per la conquista dello spazio influenzò il pensiero degli artisti e il concetto di espressione artistica. Lo studio e la conoscenza di tematiche scientifiche e astronomiche, quali il tempo e lo spazio, entrarono a far parte della rappresentazione visuale.
Lucio Fontana affermò che “scoprire il Cosmo è scoprire una nuova dimensione. È scoprire l’Infinito. Così, bucando questa tela – che è la base di tutta la pittura – ho creato una dimensione infinita. Qualcosa che per me è la base di tutta l’arte contemporanea”. L’artista forò e lacerò la superficie pittorica per oltrepassare la dimensione bidimensionale della tela, intesa come materia, e creare la quarta dimensione spazio-tempo.
In questo contesto artistico e di nuove avventure e influenze scientifiche, si colloca il ciclo di opere definite Buchi, realizzate negli anni 1949-1968, e caratterizzate da vortici di fori ottenuti sulla
superficie della carta e della tela, quasi a riprodurre galassie a spirale, nebulose e ammassi stellari.
Inoltre, nel 1952, Lucio Fontana in occasione del primo programma televisivo sperimentale della Rai, presentò il Manifesto del Movimento Spaziale per la Televisione ed espose Buchi e immagini luminose in movimento retroilluminate tra cui l’opera Concetto spaziale 49 B 1, oggi conservata presso la Galleria Nazionale di Roma. In quest’opera, danneggiatasi successivamente con profonde lacerazioni ed esposta nel nuovo stato per volontà dell’artista, il moto spiraliforme dei buchi illuminati ricorda il movimento circolare delle stelle nella volta celeste.
La presentazione esplorerà, quindi, i legami della poetica di Lucio Fontana con i temi scientifici e astronomici, e la genesi cosmologica della serie Buchi.
Breve profilo professionale
Assegnista di ricerca presso Inaf-Oar si occupa di tutela e valorizzazione dei beni culturali dell'ente, nel settore Museo, Archivio e Biblioteca. Svolge incarichi di docenza universitaria in materia di restauro e conservazione.
Affiliazione del relatore
Inaf-Oar
Indirizzo e-mail | tiziana.macaluso@inaf.it |
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Ambito di riferimento della ricerca | Astronomia e Arte |
Conference Proceedings | Sì |
Poster Flash Talk | No |