Nov 25 – 26, 2022
Aula Magna del Dipartimento di Fisica, Università degli Studi di Torino
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La Meteorite Cavezzo - analisi e classificazione

Nov 25, 2022, 2:30 PM
20m
Aula Magna del Dipartimento di Fisica, Università degli Studi di Torino

Aula Magna del Dipartimento di Fisica, Università degli Studi di Torino

Via Pietro Giuria 1, 10125 Torino

Speaker

Giovanni Pratesi

Description

La meteorite Cavezzo, caduta il 1 gennaio 2020, fu recuperata solo tre giorni dopo grazie ai dati forniti dalle telecamere all-sky della rete italiana PRISMA. In particolare due esemplari, del peso di 3,12 g (F1) e 52,19 g (F2), furono raccolti da Davide Gaddi e donati all’INAF.
I due esemplari di questo meteorite non solo hanno caratteristiche litologiche completamente diverse, ma anche una diversa geochimica e composizione isotopica dell'ossigeno. L'esemplare 1 è anomalo sia per le caratteristiche tessiturali-strutturali, variando senza soluzione di continuità da condrite ad "acondrite", sia per una mineralogia modale molto insolita. È da notare infatti la quantità relativamente elevata di olivina (63,1 vol%), plagioclasio (18,2 vol%), pirosseno ad alto tenore di Ca (10,3 vol%), e clorapatite (2,1 vol%), a fronte di un contenuto insolitamente basso di pirosseno a basso Ca (5,8 vol%), metallo (0,1 vol%) e troilite (molto meno di 0,1 vol%). La particolare mineralogia modale è tuttavia accompagnata da valori composizionali dell'olivina (Fa 24,2 mol%) e del pirosseno a basso tenore di Ca (Fs 20,4 mol%) simili a quelli delle condriti L ordinarie.
Al contrario, nel campione 2, non solo la tessitura e la cristallochimica, ma anche la mineralogia modale (pirosseno a basso Ca molto più pirosseno a basso Ca molto più abbondante del pirosseno ad alto Ca e presenza di metalli e solfuri) assomigliano a quelli di una condrite L ordinaria.
Le differenze tra i due campioni sono confermate anche dalla geochimica e dagli isotopi dell’ossigeno.
I due campioni non contengono frammenti l'uno dell'altro, impedendoci di classificare questa meteorite "double face" come una breccia di condrite ordinaria.
In dettaglio, l'esemplare 1 può essere considerato uno "xenolite" in cui la struttura condritica e la tessitura ignea coesistono senza discontinuità, e quindi rappresenta una porzione non porzione non campionata del corpo madre L. In sintesi, questi risultati supportano la classificazione di Cavezzo come condrite anomala L5.
L’attività gamma del campione F2 è stata misurata presso la Stazione di ricerca sotterranea del Monte dei Cappuccini (Torino, Italia) con uno spettrometro HPGe-NaI(Tl) di grande volume. Grazie all'elevataefficienza, alla selettività e al basso fondo dello spettrometro, siamo stati in grado di rilevare quindici radioisotopi cosmogenici. La presenza di nuclidi con emivite fino a pochi giorni (47Ca, 52Mn e 48V) ha indubbiamente confermato la caduta recente del campione. L'attività molto bassa di 44 Ti e 60 Co è stata rivelata con una particolare coincidenza tra i rivelatori HPGe e NaI(Tl).

Primary author

Giovanni Pratesi

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