18–22 May 2015
Catania, Dipartimento di Fisica e Astronomia
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Le sfide scientifiche affrontate con i nuovi grandi telescopi da terra e dallo spazio

Marcello Rodonò

Il LIX congresso della Società Astronomica Italiana è dedicato alla memoria del Prof. Marcello Rodonò, nel decimo anniversario dalla scomparsa.

Nato ad Agira (EN) il 29.01.1941, Marcello Rodonò si era laureato in Fisica presso  l'Università di Catania nel 1965. Libero docente in Astrofisica  nel 1972 e professore ordinario di Astronomia nel 1986, ha diretto l'Istituto di Astronomia dell'Università di Catania dal 1982 al 1992, e l'Osservatorio Astrofisico di Catania dal 1987 al 2001 e dal luglio 2005 fino al giorno della sua prematura scomparsa il 23 Ottobre 2005.

E' stato presidente del Consorzio Nazionale per l'Astronomia e l'Astrofisica (CNAA) dal 1996 al 2000. Nel periodo Gennaio 2001 - Marzo 2005  ha diretto il Dipartimento degli Osservatori Astronomici e Astrofisici dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) istituito nel 2001.

Comitati scientifici Membro del Consiglio per le Ricerche Astronomiche del MURST (1991-2000), Membro (dal 1981), Vice-Presidente (1991-94), e Presidente (1994-97) dell'Organizing Committee dell'IAU (International Astronomical Union) Comm. 42 (Close Binary Stars) e della Division V Variable Stars (1997-2000); Membro dell'International Ultraviolet Explorer Time Allocation Committee (1991-93), ESA, Parigi; Membro del comitato Italiano per l'European Southern Observatory nominato dal MIUR e dal Ministero Affari Esteri (1991-96, 1998-2001). Membro del Consiglio di Amministrazione del telescopio Themis dal 2004. Membro delle Commissioni 27 (Variable Stars), 36 (Stellar Spectra), e 42 (Close Binary Systems) dell'IAU, Founding Member dell'European Astronomical Society, Associate Member della Royal Astronomical Society, socio della Società Astronomica Italiana e della Società Italiana di Fisica.

Marcello Rodonò è stato McDonald Post-doctoral Fellow presso la University of Texas at Austin, USA (1972).

Organizzazione congressi (con funzioni di Charman o Co-chairman del Comitato Scientifico):  IAU Colloquium no.71, Activity in Red-dwarf Stars (1982); Congresso annuale della Soc. Astr. Italiana Verso l'Astronomia del Duemila (1988); IAU Colloquium no. 102,  Solar and Stellar Flares, 1988 (Stanford, CA, USA); 1st Spectrum-UV Project Review Meeting (1990); Workshop Space projects to probe the internal structure and activity of the Sun and Sun-like stars (1991); European Astron. Soc., Solar Physics Sec. (1993), Congresso annuale della Soc. Astr. Italiana  (1995) Verso l'Astronomia del 2000; 4th General Meeting of the Eur. Astron. Soc. (1995) Progress in European Astrophysics; Scientific Dedication of the Telescopio Nazionale Galileo, 2000 (I. Canarie, Spagna). E' stato inoltre componente di Comitati Scientifici di numerosi congressi internazionali.

Pubblicazioni Ha pubblicato oltre 150 articoli scientifici in riviste internazionali con referee, oltre 30 discorsi su invito a congressi internazionali e articoli per volumi specializzati, e oltre 200 contributi a congressi. Volume Introduzione all'Astronomia basato sulle lezioni tenute per il corso di Astronomia.

Attività Didattica Corso di Astronomia (Corso di laurea in Fisica, indirizzo Astrofisico) dall'a.a. 1971-72. Vari corsi e seminari per il Dottorato di Ricerca in Fisica (Indirizzo Astrofisico)

Attività Scientifica Le sue principali ricerche riguardano gli studi di fisica stellare basati su osservazioni da Terra e da satelliti artificiali nelle bande ottiche (Osservatori di Catania, Asiago, McDonald (USA), European Southern Observatory, TNG), e nelle bande del lontano infrarosso (satellite ISO), delle onde radio (VLA, VLBA, VLBI), dell'ultravioletto (satellite IUE, EUVE), dei raggi X (satelliti SAS-2, EINSTEIN, EXOSAT, ROSAT, Beppo-SAX), con particolare riferimento a studi multi-banda di stelle variabili, le atmosfere stellari quiescenti e attive, l'attività magnetica ciclica di tipo solare nelle stelle di tipo spettrale avanzato, i cicli di attività nel Sole e nelle stelle, in cui ha svolto un ruolo pionieristico a cominciare dalla tesi di laurea (1965), le oscillazioni ed i campi magnetici stellari. Si è inoltre interessato allo sviluppo di telescopi robotizzati, realizzando presso l'Osservatorio di Catania il primo telescopio completamente automatizzato operante al di fuori degli Stati Uniti, e progetti spaziali per le bande ottiche UV, EUV (UVISS per la Space Station), e XUV (Spectrum UV, World Space Observatory/UV).
Nell'ultima fase della sua vita si è interessato alle implicazioni della microvariabilità ed attività stellare nella individuazione di sistemi planetari extrasolari e nelle determinazione delle proprietà fisiche e dinamiche dei pianeti extrasolari, collaborando anche alla missione spaziale COROT.

All'Osservatorio Astrofisico di Catania ha fondato e coordinato il Gruppo sulle Stelle Attive (Group on Active Stars & System - GASS).