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Lo studio delle caratteristiche fisiche e dinamiche della popolazione dei NEO (Near-Earth Objects) è in pieno sviluppo. Grazie alle survey telescopiche a grande campo oggi si scoprono poco più di 2000 oggetti ogni anno – il doppio di quelli catalogati durante tutto il secolo successivo alla scoperta di Eros, nel 1898. Parallelamente, i programmi ESA e EU dedicati alla protezione del pianeta dai rischi provenienti dallo spazio (SSA – Space Situational Awareness) permettono un monitoraggio sistematico dei NEO e lo studio di opportune strategie di mitigazione. Le missioni spaziali attualmente in volo (Hayabusa 2 e OSIRIS-REx) e quelle previste in un prossimo futuro (DART, HERA) arricchiscono il problema di una dimensione spaziale. In questo contesto, la comunità scientifica italiana ha un ruolo di primo piano e l’Agenzia Spaziale Italiana ne sostiene l’azione grazie alla partecipazione allo sviluppo di elementi chiave quali il NEO Coordination Centre all’ESRIN di Frascati, il telescopio “FlyEye”, di prossima installazione sul Monte Mufara, in Sicilia, la missione LiciaCUBE. Lo stato delle attività e gli sviluppi futuri vengono analizzati nella prospettiva della creazione di uno Small Body Data Center ospitato dall’ASI.