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Negli ultimi anni, l'avvento di survey fotometriche a grande campo sia da Terra (ad es. PTF, PANSTARRS) che da spazio (ad es. NEOWISE, Gaia), ha permesso di identificare un numero sempre maggiore di small bodies nel Sistema Solare. In particolare, la combinazione di ampi campi di vista e rapide, profonde esposizioni nelle bande ottiche, si è rivelata particolarmente efficiente non solo per l’individuazione di NEO, asteroidi e comete ma anche per la scoperta di oggetti esotici, come asteroidi attivi o comete interstellari.
In futuro, questa strategia verrà spinta ai limiti della tecnologia attualmente disponibile, grazie al Large Synoptic Survey Telescope (LSST), che, operando per 10 anni a partire dal 2022, produrrà il catalogo di oggetti del Sistema Solare più completo mai ottenuto.
In questo intervento, fornirò una breve panoramica su LSST, concentrandomi in particolare su quale sarà il suo contributo per la nostra conoscenza del Sistema Solare (incluso la possibile identificazione del target per la missione spaziale ESA Comet Interceptor), e sul ruolo Italiano all'interno del progetto.