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Lorenzo Respighi fu chiamato a Roma, alla direzione dell’Osservatorio astronomico del Campidoglio nel 1865, e nel 1866 divenne socio della Pontificia Accademia dei Nuovi Lincei. Succedeva nella direzione dell’Osservatorio a Ignazio Calandrelli: l’Osservatorio era strettamente collegato all’Accademia, e in quel periodo ne ospitava la sede sul Campidoglio. Per questo motivo buona parte del patrimonio che oggi definiremmo ‘storico-scientifico’ appartenente ai Lincei (in particolare la biblioteca e vari busti di personalità astronomiche e accademiche) vi erano custoditi dai tempi di Calandrelli, che lì rimasero fino al trasferimento presso la nuova sede lincea di Palazzo Corsini. Alla vita dell’Accademia dei Lincei Respighi partecipò sia con rilevanti contributi scientifici alle pubblicazioni e alle discussioni, sia con incarichi istituzionali. Questi ultimi furono particolarmente rilevanti dopo l’unione di Roma all’Italia e la separazione tra i soci che rimasero fedeli al Papa, e coloro che aderirono alla Reale Accademia dei Lincei: Respighi fu tra questi ultimi. Nel 1878 divenne socio anche della Società Italiana delle Scienze detta dei XL, oggi Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL. Questo contributo ricostruisce l’attività di Respighi nei due sodalizi (la cui storia post-unitaria è strettamente collegata), e dà qualche notizia sulle ulteriori affiliazioni accademiche da lui ricevute a partire dagli anni Settanta del XIX secolo.
