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Description
Nell’Ottocento l’astronomia bolognese ha subito una lunga fase di declino durata quasi un secolo e interrotta unicamente dal periodo di direzione della Specola da parte di Lorenzo Respighi dal 1855 al 1864. Fin dalla formazione e poi giovane professore di meccanica e idraulica, Respighi dimostrò grande vivacità e interesse per l’osservazione dei fenomeni e per la loro descrizione matematica. Passato all’insegnamento di ottica e astronomia, dapprima si dedicò allo studio dell’occhio umano e del moto della luce nei mezzi rifrangenti. Egli fu un abile innovatore in campo tecnologico, si adoperò per rinnovare la strumentazione dell’Osservatorio e seppe sfruttare in modo geniale quella già esistente. Introdusse l’utilizzo del cannocchiale zenitale, cosa che gli permise di realizzare un preciso catalogo di stelle circumzenitali. Scoprì tre nuove comete. Si applicò con rigore e metodo allo studio della meteorologia e della declinazione magnetica. In generale diede nuovo slancio alle attività dell’Osservatorio in tutti i campi che gli competevano, prestando attenzione alle novità della ricerca e a quelli che all’epoca erano i quesiti aperti. Il suo allontanamento dalla Specola a causa del mancato giuramento al re ha preceduto di poco l’avvio degli studi spettroscopici dei copri celesti, privando Bologna della possibilità di far parte dal principio del novero dei luoghi in cui è nata l’astrofisica.