"Ma quantunque tali osservazioni non sieno da porsi a livello con quelle tanto celebri che vi furono fatte da principio, saranno peró bastanti a provare, che la Specola Vaticana in qualche modo esiste". Con questa nota malinconica si chiude un breve articolo di Mons. Filippo Luigi Gilii scritto per il periodico "Notizie del giorno" del 5 Novembre 1818.
In questo articolo Gilii accenna a...
Giovanni Virginio Schiaparelli e Lorenzo Respighi erano quasi coetanei, uno piemontese del 1835, l’altro emiliano, di dieci anni più vecchio. I due iniziano la loro corrispondenza nella primavera del 1861: il primo, da poco tornato dal soggiorno di studio a Berlino e a San Pietroburgo, era secondo astronomo a Brera; il secondo, invece, era professore ordinario di Astronomia e Ottica...
L’attività scientifica e culturale di Respighi non si è limitata all’astronomia nei suoi aspetti classici e più moderni, ma ha coperto anche, seppure in misura ridotta, i campi della fisica e della matematica.
Per quanto riguarda la matematica, si sa di un lavoro titolato “Réflexions sur les principes fondamentaux du calcul différentiel” che avrebbe dovuto apparire, su presentazione di...
Il profondo interesse di Respighi per la fisica solare iniziò nel 1869, anche in collaborazione con Secchi, e continuò per tutta la sua carriera traducendosi in contributi sostanziali alla disciplina eliofisica. Le sue osservazioni sistematiche e l'analisi della cromosfera, delle protuberanze, delle macchie e del raggio del Sole, sono state comunicate attraverso le sue pubblicazioni negli Atti...
Nel 1864, quando Respighi ne diventa direttore, l'osservatorio sul Campidoglio non ha ancora perso del tutto il carattere di istituzione privata che lo ha connotato fin dalla sua origine. Fin dalla fondazione, nel 1827, la storia della specola risente infatti della dipendenza dalla famiglia Scarpellini, a cui si doveva in buona parte la sua strumentazione originaria. Nel corso del secolo, le...
Nell’Ottocento l’astronomia bolognese ha subito una lunga fase di declino durata quasi un secolo e interrotta unicamente dal periodo di direzione della Specola da parte di Lorenzo Respighi dal 1855 al 1864. Fin dalla formazione e poi giovane professore di meccanica e idraulica, Respighi dimostrò grande vivacità e interesse per l’osservazione dei fenomeni e per la loro descrizione matematica....
A partire dal 1850 Roma vede modificare la propria skyline in una delle aree simbolo della propria storia, il Campidoglio. Il motivo di questo cambiamento è la necessità della Sapienza di trovare uno spazio per il gabinetto di Astronomia e gli strumenti osservativi. Il luogo prescelto, la Torre di Niccolò V sul Palazzo Senatorio, prende forma, come Osservatorio della Sapienza, con Calandrelli...
Passati i brillanti inizi, la meteorologia nel XIX secolo affronta un periodo di scarso successo, ed è vista come attività aggiuntiva e secondaria rispetto l’astronomia. In questo lavoro viene considerato il caso delle osservazioni meteorologiche di Bologna (in particolare le serie di pressione, temperatura e di precipitazione), di cui sono già stati recuperati e analizzati i dati del XVII e...
Nel 1860 Lorenzo Respighi utilizzò il circolo meridiano di Ertel & Sohn, che era stato fatto acquistare da Ignazio Calandrelli, suo maestro e predecessore nella direzione della Specola di Bologna, per compiere due cicli di osservazioni “inconsuete”. Gli obiettivi che perseguva erano molto diversi e, pertanto, molto diverso fu anche il ruolo che assegnò al circolo meridiano nei dei due assetti ...
Respighi arriva a Roma nell’ottobre 1865 e diviene direttore dell’Osservatorio del Campidoglio sostituendo Ignazio Calandrelli anche nella cattedra di Astronomia ed Ottica all’Archiginnasio romano. Qui trova una specola con una dotazione strumentale carente e da ricalibrare e perde nei primi mesi del nuovo anno la prima moglie, ma a dispetto delle difficoltà iniziali comincia gradualmente...
La corrispondenza tra Giuseppe Lorenzoni (1843-1914) e Lorenzo Respighi (1824-1889) rivela aspetti nascosti delle vicende astronomiche post-unitarie e mette in luce il grande contributo che questo rapporto di stima e rispetto reciproco profuse all’astronomia italiana dell’epoca.
Il decennio 1860-1870 vide lo sviluppo di una “nuova astronomia” avente come oggetto di studio la composizione chimico-fisica dei corpi celesti. Questo nuovo orizzonte di ricerca si aprì grazie all’applicazione della spettroscopia in campo astronomico e si rafforzò con l’uso della fotografia, producendo risultati che sono oggi considerati pietre miliari nella storia dell’astronomia. Nasceva...
L’astronomia a Roma c’è sempre stata, anche se spesso un po’ nascosta perchè si è intrecciata con il potere politico e amministrativo. La possiamo ritrovare nelle terrazze dei palazzi, nelle chiese o, anche, sopra le chiese. Specole disseminate lungo un percorso che oramai conoscono in pochi e che resta nascosto. Lo ripercorro brevemente per non farlo dimenticare.
Nell’arco di due anni, a partire dal dicembre 1862, Lorenzo Respighi scoprì indipendentemente dall’Osservatorio di Bologna ben 5 comete, per tre delle quali poté vantare la priorità della scoperta. Questo contributo inquadrerà le scoperte di Respighi nell’ambito delle osservazioni di comete dall’Italia nel XIX secolo, mettendo in evidenza i metodi di comunicazione delle scoperte e i...
Una parte significativa dell'attività scientifica di Lorenzo Respighi è rappresentata da studi osservativi, sperimentali e teorici di fisica solare. Questi studi saranno brevemente illustrati, evidenziando il loro importante contributo all'avanzamento della conoscenza del Sole, la nostra stella.
Lorenzo Respighi fu chiamato a Roma, alla direzione dell’Osservatorio astronomico del Campidoglio nel 1865, e nel 1866 divenne socio della Pontificia Accademia dei Nuovi Lincei. Succedeva nella direzione dell’Osservatorio a Ignazio Calandrelli: l’Osservatorio era strettamente collegato all’Accademia, e in quel periodo ne ospitava la sede sul Campidoglio. Per questo motivo buona parte del...
L’Osservatorio Astronomico di Roma sul Campidoglio rappresenta, con la sua storia e le sue trasformazioni architettoniche, una testimonianza significativa degli sviluppi tecnologici e delle procedure utilizzate per l’osservazione dello spazio. La sua ricostruzione digitale costituisce quindi un'importante operazione di valorizzazione del patrimonio culturale di una specifica disciplina. La...