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Description
La piccola ma caratteristica emergenza rocciosa, denominata Truchet, si trova a Biò a Borgofranco d’Ivrea all’interno di una proprietà privata. La roccia è stata inglobata in terrazzamenti disposti su tre livelli collegati da passaggi abbastanza ristretti e con gradini. La sommità rocciosa è in buona parte ancora coperta da vegetazione, mentre la parte esposta a sud – est mostra, oltre a numerose coppelle, anche le tracce dell’esarazione glaciale. Il petroglifo fu segnalato nel 1994, e, dopo la parziale pulizia della roccia, fu realizzato un rilievo nylografico dettagliato delle incisioni e furono effettuati dei sondaggi non profondi in alcuni punti di raccolta detritici. Le ricerche però non diedero un esito positivo perché, a parte alcuni piccoli frammenti di cristallo di quarzo, non venne recuperato nessun reperto ceramico e organico riferibile ad una qualsiasi cultura preistorica, lasciando così le incisioni non databili perché isolate da qualsiasi contesto archeologico. Un affioramento di quarzo, con cristalli di buona purezza, è presente alla base della collina. Il rilievo della superficie incisa liberata dallo strato di terra soprastante mostra la presenza di circa 60 coppelle, disposte tendenzialmente sul bordo a sud del Truchet e che ne seguono approssimativamente il profilo, mentre buona parte di quelle più interne sembrano allineate in file, che, in almeno un caso, risultano parallele. La sezione delle coppelle indica una lavorazione litica, pertanto anteriore all’età dei metalli, ma come detto sopra, senza un riscontro archeologico non è possibile indicare nessuna datazione cronologica, ma solo un confronto con gli altri massi coppellati presenti sul territorio. Le coppelle sono tutte rotonde ed emisferiche tranne sei caratterizzate da un profilo ellittico e queste ultime sembrano formare 6 gruppi distinti tra loro. La forma ellittica delle coppelle si presta all’individuazione di una direzione rispetto a quelle circolari e proprio durante l’osservazione del sorgere del sole al solstizio d’estate una di esse è risultata orientata verso quella direzione. A questo punto sono stati misurati gli orientamenti delle restanti coppelle ellittiche. Un’altra coppella ellittica che segnava sempre la direzione verso il sorgere del sole al solstizio d’estate ha aperto la strada all’individuazione di corridoi solari, delimitati da due coppelle ellittiche orientate entrambe verso lo stesso fenomeno astronomico. Altri due corridoi sono stati poi identificati rispettivamente orientati verso il tramonto del sole sempre al solstizio d’estate (verificato sperimentalmente) e verso il sorgere del sole al solstizio d’inverno (ipotizzato, ma da verificare sperimentalmente al prossimo solstizio d’inverno). Non è stato individuato finora un corridoio solare o altre coppelle ellittiche orientati verso il tramonto del sole al solstizio d’inverno. Di particolare interesse sono anche le strutture antropogeniche costruite intorno alla roccia. Tre lati della terrazza inferiore ad esempio presentano un orientamento molto simile con uno scarto massimo di un paio di gradi. La casualità di tali orientamenti viene ulteriormente messa in discussione dal fatto che nelle immediate vicinanze è presente una strada con il medesimo orientamento. Sulla struttura antropogenica del Truchet i rilievi sono appena iniziati e sarà necessario effettuare delle misurazioni sugli orientamenti dei lati rimanenti di tutte e tre i terrazzamenti, ma, in base a quanto emerso finora, le prospettive sono incoraggianti. Infine, un’ulteriore dimensione di analisi è stata presa in considerazione ossia quella che riguarda l’analisi del Truchet all’interno di un contesto geografico più ampio, in cui far rientrare altri siti della zona come ad esempio la Paraj Auta o il Bech Renòn, allo scopo di verificare eventuali allineamenti tra gli stessi.