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Description
L’osservazione del moto apparente del firmamento ha dato forma, in Egitto, ad una peculiare concezione circolare del tempo che permea la tradizione religiosa e funeraria egizia. La prima chiara evidenza di un processo di registrazione e traduzione grafica dei moti delle stelle è documentata dalle cosiddette tavole stellari diagonali che decorano i coperchi di sarcofagi datati tra la fine del Primo Periodo Intermedio e l’inizio del Medio Regno (ca. 2000 a.C.) e provenienti principalmente dalla necropoli di Assiut. Una tavola stellare diagonale ha l’aspetto di una griglia nella quale trovano posto i nomi di 36 stelle appositamente selezionate per scandire, con il loro sorgere, le dodici ore della notte
nel corso dell’anno; la loro sequenza, che assume sulla griglia un particolare andamento diagonale, si rinnova così idealmente con la levata di Sirio che, a fine luglio, annunciava l’arrivo della piena del Nilo , l’avvio del nuovo anno agricolo e la promessa di rinascita per gli spiriti dei defunti.
Grazie all’interazione con gli strumenti visivi offerti dal planetario sarà possibile porre in dialogo il peculiare legame tra natura a e cultura alla base di questa caratteristica documentazione testuale e figurativa e, più in generale, del pensiero egizio antico sul firmamento.