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La cartella contenente i fogli delle Memorie di Dilworth/Occhialini è conservata nell'Archivio Dilworth-Occhialini presso la Biblioteca BICF dell'Università degli Studi di Milano. Esse coprono i due periodi inglesi di Giuseppe Paolo Stanislao Occhialini (1907 - 1993): a Cambridge tra il 1931 e il 1934 e a Bristol tra il 1945 e il 1948.
Le Memorie sono state scritte tra un giorno imprecisato nel 1992 e il 16 aprile 1993. Non hanno la forma organica di una ricostruzione storica ma sono ricordi e chiarimenti di Occhialini non collegati tra loro. Constance Dilworth (1924-2004) era la forza trainante. Occhialini, che viveva a Parigi, dettava a Marianne Labeyrie le sue considerazioni. Esse venivano inviate a Dilworth che preparava una bozza. Quest'ultima veniva inviata a Occhialini che dettava a Marianne Labeyrie i suoi commenti che tornavano a Dilworth che preparava il dattiloscritto.
Nelle considerazioni di Occhialini spesso mancano riferimenti a date o documenti specifici. Come evidenziato da molti storici della scienza, una ricostruzione storica basata solo sulle memorie tende a favorire un percorso lineare e razionale verso quelli che lo scienziato pensa siano stati i suoi migliori risultati. Per Dilworth/Occhialini era un modo per riaffermare l'importanza di alcune acquisizioni che, secondo loro, erano state trascurate.
Nella comunicazione evidenzierò come, su uno sfondo storico-politico e storico-scientifico noto, si collochino i ricordi di un protagonista di uno dei momenti più alti dello studio dei raggi cosmici. Ma come, nello stesso tempo, soprattutto dalle considerazioni di Dilworth, emerga l'importanza e la pervasività di nuovi strumenti di indagine.