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G.P.S. Occhialini, Beppo ma anche Beppino per gli amici fiorentini, si laureò in fisica presso l’Università di Firenze nel 1929. Bruno Rossi fu il suo relatore oltre che l’ispiratore dell’argomento di tesi. L’Istituto di Fisica, insieme a quello di Roma, costituiva un avanzato centro di ricerca, sebbene ambedue in condizioni di difficoltà economiche rispetto ad alcuni centri europei e statunitensi.
Nel periodo nel quale Occhialini fu studente - e fino al suo ritorno nel 1934 a Firenze dopo tre anni a Cambridge (UK) con una borsa di studio del CNR ottenuta su suggerimento di Bruno Rossi - avevano lavorato a Firenze eminenti fisici. Inoltre il Seminario Matematico-fisico-astrofisico, attivo dal 1928, sotto la direzione di Giorgio Abetti favoriva i contatti con scienziati, non solo fisici o astrofisici, italiani e stranieri.
Garbasso era il direttore del Dipartimento di Fisica. Nella sua veste di Podestà, Sindaco di nomina reale, era stato il promotore del passaggio, nel 1924, dell’Istituto Superiore di Studi Pratici e di Perfezionamento ad Università degli Studi di Firenze. Garbasso promosse la costituzione di un avanzato centro di ricerca presso l’Istituto di fisica, realizzato sulla collina di Arcetri, non lontano della villa “Il Gioiello” dove Galileo aveva trascorso l’ultimo decennio della sua vita. Garbasso fu un fervido promotore della sinergia tra ricercatori dell’Università e dell’Osservatorio astrofisico.
Nella relazione esporrò l’influenza che l’ambiente fiorentino esercitò su Occhialini e la connessione con i più importanti contributi allo studio dei raggi cosmici che lo scienziato italiano diede prima a Cambridge e poi a Bristol.