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INAF - Oracle studio di fattibilità di un Archivio Nazionale dell'Istituto (dai requisiti al ferro e ritorno) Roma - INAF Centrale (sala Copernicana) dalle 10:00 alle 17:00 Come talvolta è successo in passato la disponibilità di muovi metodi di conservazione dell'informazione hanno determinato drastici mutamenti nei modi e nei metodi posti in essere per garantire la conservazione del "conosciuto" (la comparsa della stampa a caratteri mobili non è l'unico esempio). A pochi mesi dalla prima Data Release di Gaia, Oracle ed INAF creano quest'incontro per definire l'indispensabile premessa che possa condurre alla stesura di un documento che possa costituire una concreta analisi delle esigenze INAF in termini di archivi astronomici, siano essi, da terra o dallo spazio a contenuto scientifico o tecnologico e persino amministrativo. Missioni spaziali come Gaia, come Euclid e altre a venire, o missioni di astronomia da terra come SKA, e-ELT e tutto quanto è già operativo o è oggetto di realizzazioni, certamente si avvarrà, nel mondo globalizzato tecnologico e scientifico dell'astronomia, ineluttabilmente delle tecniche di gestione, accesso, validazione ed analisi di misure e dati. Siano tali informazioni strutturate e no, "conservate" in uno o più DB, classici o Big Data, relazionali o semantici, di missione o di analisi (osservazioni, parametri strumentali, risultati...) richiederanno una loro collocazione e una loro "sopravvivenza". Uno studio di fattibilità condotto da Oracle, senza costi, dettato da un intento di compartecipazione della conoscenza di questi temi, con l'obbiettivo di condividere il disegno di una o più soluzioni di cui delineare le caratteristiche così da formulare concrete proposte all'Ente quali risposte per la realizzazione di una sua struttura sia di archiviazione dei dati che di uomini formati al loro mantenimento, gestione, utilizzo e sviluppo possono, nel medio termine, costituire la premessa per fare di INAF un credibile riferimento in materia. Con strategie spendibili nei confronti con realtà analoghe a quelle INAF presenti in ambito internazionale, affiancandosi a quello che rimane il riferimento nel campo delle banche dati a livello mondiale. Garantire una concentrazione del posseduto e di quanto si acquisirà in termini futuri, in una forma di archivio "vivente" non è soltanto utile per una gestione economicamente vantaggiosa dei dati prodotti (come sembra possa verificarsi in Gaia) ma produce anche quell'approccio condiviso sul piano umano e professionale alle conoscenze che quelle informazioni hanno richiesto o prodotto, evitando rischiosi dispendi di energie in test e sviluppo di soluzioni non sempre dimostratisi all'altezza delle aspettative e comunque sovente divenuti archivi "dormienti" quando non "defunti". Tutto questo in un'ottica di virtuosa preservazione del misurato e del dato, della conoscenza che quel dato ha prodotto, della accessibilità e fruibilità delle misure che alla formazione di quel dato hanno concorso e che alla produzione di successivi concorreranno. Il passaggio non è indolore, ma è certamente remunerativo (presumibilmente premiante anche sul piano del reperimento dei fondi). Il 22/6 una prima "Item list" di requisiti idonei a costruire un documento a supporto del disegno dell'Archivio Astronomico Nazionale dell'INAF può essere il primo concreto passo per valutare se il modello Gaia (con le sue luci ed ombre) possa essere ampliato, arricchito e dove opportuno, corretto per fornire una traccia valida per l'Istituto nel suo complesso a garanzia di quello che è e resterà il suo patrimonio fondamentale, le misure prodotte ed i dati da queste ottenute e pubblicate.
Lista dei Partecipanti:
Sistema di vconf: